Proprio così l’ha battezzato la mia amica Norby, di ascendenze Maceratesi, quando ha visto arrivare a tavola questo piccioncino nel tegame di coccio.
Cucinato in modo semplice, con le sue interiora, il piccione è risultato morbido, per niente stoppaccioso nè amarosco, quindi direi ben riuscito, anche a giudicare dal tegame che ha lasciato la tavola splendido splendente perchè spazzolato da moltepolici scarpette !!!
Ingredienti
1 piccione intero
qualche cucchiaio di evo
2 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
2 spicchi d’aglio in camicia
1 scalogno
10 bacche di ginepro
sale
Il piccione selvatico era arrivato nel nostro freezer per mano di un cacciatore di famiglia che lo aveva anche gentilmente spennato. Quindi, dopo aver frollato ben benino in freezer per una settimana, l’ho scongelato gradualmente in frigo, poi l’ho spezzato in quattro parti, ho lavato bene le interiora e le ho tritate al coltello. Ho preparato un bel soffritto con evo, aglio in camicia e lo scalogno affettato sottilmente. Poi ho aggiunto le erbe aromatiche e le bacche di ginepro appena pestate per far loro rilasciare il profumato olio essenziale.
Ho calato giù lo spezzato di piccione e l’ho fatto dorare a fuoco vivo. Poi è stata la volta delle interiora. Ho bagnato con abbondante vino bianco secco, lasciato evaporare un po’ e poi coperto perchè cuocesse ben umido senza asciugare. Quando aveva esaurito la sua scorta di liquido ho aggiunto qualche cucchiaio di acqua caldissima. Infine ho regolato di sale.
A tavola l’ho servito con il Magone 2007 di Sergio Mottura, un produttore laziale di vino biologico, con le sue belle vigne che si distendono in un lembo settentrionale del Lazio, ai confini con l’Umbria. Il Gambero Rosso lo ha definito “il più grande interprete al mondo del grechetto“, un vitigno bianco umbro-laziale, ma diciamo la verità : anche con i rossi non scherza! Il Magone è un pinot nero in purezza, un vino che conquista per eleganza e finezza. Nulla da invidiare ai neri di Borgogna…
Et voilà, bon appetit !
Che bello rileggerti su queste pagine: è segno che tutto si sta rimettendo in carreggiata.
Ti abbraccio fortissimo e presto risponderò alla tua mail (perdona ho un sacco di impegni).
Buona giornata a tutti e tre, un bacio a Marta.
wenny
Già, cara Wenny, pian piano… Grazie per il tuo affetto. Un abbraccio forte forte anche a te.
bel piatto! soprattutto per chi come me è appassionato di cacciagione. Interessante anche il vino, che non ho mai bevuto (seppur Mottura è un nome noto). Sai quanto costa?
Hoops ! Michelangelo, mi sono scordata di linkarlo al nostro negozio on-line !!! Va be’ rimedio subito. Cmq da noi, a GustoShop (www.gustoshop.biz) lo trovi a Euro 20,81 incl IVA. Fra l’altro stiamo mettendo su pian piano la cantina e siamo sempre in cerca di produttori talentuosi e orientati sul biologico e biodinamico, quindi qualsiasi consiglio è più che ben accetto, soprattutto da chi gira, guarda, annusa, valuta e riflette, in modo arguto e schietto come sai fare tu !!! Besos
Un piatto davvero intrigante! Purtoppo la mia prima e ultima volta col piccione si è rivelata una tragedia. Però questa tua ricetta mi ispira davvero molto, grazie per l’idea nel caso avessi a disposizione un bel piccione
Un bacio
fra
Dai cara Fra, riprovaci…appena ti capita a tiro un altro piccioncino. Metaforicamente, si intende
Piacere di conoscerti!! Bello il tuo blog!!! A presto!
Ciao “Ramaiola”, ben arrivata !!!