Questo piatto dai sapori decisamente accattivanti nasce dal graditissimo regalo di un amico, il quale, conoscendo le mie inclinazioni gastronomiche, mi ha messo in mano un pacchetto bitorzoluto e profumato (per molti maleodorante) ricevendo in cambio un sorriso da ebete. Grazie Sandro !
Il sorriso da ebete era la conseguenza del frullio dei miei neuroncini a mille giri per scegliere immediatamente un adeguato utilizzo del “callo della terra” come lo chiamava Plinio il Vecchio. In effetti nell’antichità il tartufo veniva usato diffusamente : i Sumeri (1600-1700 a.C.) lo univano alle loro preparazioni a base di orzo, lenticchie, ceci e anche i Greci e i Romani lo sapevano apprezzare in cucina. Poi nel Medioevo questo fungo ipogeo scomparve dalle tavole per riapparire più tardi durante il Rinascimento ma questa volta solo su quelle aristocratiche.
Quindi, per tornare a noi, con un bel tartufotto estivo e qualche porcino a disposizione, bè la prima cosa che mi viene in mente in assoluto è una bella insalata mare e bosco. Poi in serata ci sarà comunque modo di sfruttare debitamente gli ingredienti cuocendoli ma se sono freschi, allora il crudo è il massimo !
E c’è veramente poco da fare : sgusciare i gamberi, pulire delicatamente i porcini con un panno bagnato e strizzato, spazzolare il tartufo, affettare, disporre, un giro di extravergine delicato, un pizzichino di fleur de sal e poi… tuffarsi dentro ogni sapore con slancio !
Che ci si beve su, un riesling altoatesino dal timbro minerale, per bilanciare i gamberi, con buona spalla acida per pulire la bocca dal sapore intenso del tartufo, di personalità ma non troppo invadente, che ci vuole delicatezza con un’insalatina così. Sì perchè il “Kaiton” i suoi tredici gradi e mezzo se li porta assai bene. L’azienda Kuenhof, della famiglia Pliger, a Bressanone è un esempio di viticoltura avanzata, per come la intendo io. Loro, poi, sono semplicemente mi – ti – ci. Un giorno di questi vi spiego tutto : perchè e per come, ma per adesso… cin cin !
Mai provato il tartufo con il pesce, ma sono una ferma sostenitrice della teoria per cui se una cosa è buona (e i gamberetti lo sono), con il tartufo lo sarà ancora di più! Fortunata te, che hai un amico così generoso!
Da te scopro sempre accostamenti inediti, ma gustosi che stimolano la mia curiosità.
Bellissime le foto della pasta alla norma: danno l’idea di un dipinto :))
Un accostamento davvero intrigante!!!
Un bacione
fra
quanta originalità nelle tue ricette,complimenti anche per questo accostamento gamberi e tartufo!!
Ciao
Ciao Ondina, sposo in pieno la tua teoria
A presto !
Grazie cara Lenny, anzi doppio grazie. Un abbraccio
@Fra :
Ciao Moleskine ! Grazie cara. Felice ti sia piaciuto. A presto presto
Aaaallora: stasera mi tocca cucinare dei porcini. Belli bellissimi, quindi sono ancora più in soggezione :\
Vado sul classico, percaritàdiddio che c’ho anche ospiti, ma giuro che questa versione devo provarla. Hai ragione: il crudo è sempre il crudo…
baci,
wenny
Sono le 22.00 quindi ora vi starete godendo quel bendidio, che come li fai li fai, sono sempre una bontà ! (A proposito, come li hai fatti, poi ?). Buona serata, buona pappata, buon relax a te e ai tuoi amici!
malemalemale! ecco com’è andata (solo dal pdv culinario)! ci hanno fregato, quei bei (apparentemente) porcini erano condomini di bachetti!
tristezza somma…
baci,
wenny
What a pity !
uffauffauffauffa
Bacioni