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Extra Slow – Extra Oil

Lo scorso weekend l’abbiamo dedicato all’olio, con grande soddisfazione.

A Frascati , vicino Roma, infatti in questi ultimi quindici giorni si è svolto in quattro tappe il 1° Meeting dei produttori di olio extravergine del Lazio “Extra Slow” evento tutto Slow, che nel weekend 15/16 Giugno ha visto anche la premiazione delle eccellenze della produzione nazionale con le ormai note 3 olive della Guida agli extravergini Italiani Slow Food 2008.

L’articolato programma ha alternato momenti di confronto e di dibattito con altri a scopo didattico, dedicati alla conoscenza e all’approfondimento (Master of Food Olio e laboratorio del Gusto).

Ma, inutile dirlo, il maggiore divertimento è stato il percorso gustativo che si snodava fra i banchi d’assaggio alla scoperta di oli, produttori, cultivar, facce, storie, racconti, il tutto incastonato in quel posto evocativo e affascinante che sono le Scuderie Aldobrandini, cariche di reperti archeologici dell’antica Tuscula tellum (l’odierna Frascati), peraltro esposti in modo originale e moderno.

In quei momenti, ormai è provato, cadiamo in quell’ammaliante stato di trance per cui il resto del mondo svanisce e i nostri occhi, compreso l’ intimate eye (quanta poesia in un olio…), sono rivolti solo ed esclusivamente a quel tripudio di profumi, di infinite sfumature cromatiche, di sapori e reminiscenze e sequenze e suggestioni, di impalpabili fragilità e dolci pienezze che l’assaggio generosamente regala. E così le storie si srotolano e si dipanano, la passione si infuoca, le tradizioni emergono, le tecniche assaltano gli argomenti, i lineamenti di chi ti racconta si confondono in dissolvenza ai paesaggi di terre lontane, profili collinari e fronde argentate e cipressi e poi più lontano fichi d’india e silenzi cicalanti e voli d’uccello a disegnare il cielo terso.
Ok, stop. Rientro in me.

E così avanzammo a passi leggeri, avvinti come l’edera, lungo la storia dell’olio di quest’annata difficile, il 2007, piagata dalla mosca olearia e dalla siccità, che però non ha piegato la passione e l’onestà di tanti produttori che pur dovendo rinunciare all’uscita di alcuni monocultivar o alle usuali quantità, hanno difeso con forza un olio buono, giusto e pulito.

Un grande plauso agli oli laziali, spesso defilati negli scenari importanti, e qui invece presenti in modo imponente, valorizzati e premiati, finalmente. Complimenti poi a chi si affaccia ora facendo capolino dalle prealpi del Trentino con il primo olio 3 olive DOP Garda Trento !

Noi abbiamo assaggiato tanti oli, tutti buoni e caratteristici, di tante varietà, alcune più diffuse e altre autoctone, diversi blend – alcuni fregiati dalle DOP – ma abbiamo anche apprezzato sinceramente questo ultimo slancio di valorizzazione degli oli monocultivar, che senza dubbio aggiungono una nota di schiettezza al tutto, se non altro perché non si corre il rischio di mettere insieme varietà con tempi di maturazione distanti, anche di un paio di mesi. Ma questa osservazione non vuole aprire una polemica nei confronti dei blend, che sono parte integrante della millenaria tradizione olearia del nostro paese.

Alcuni degli oli che abbiamo felicemente degustato a Frascati entreranno sicuramente nel nostro “parco fornitori” ma lasciamo la suspence ancora per qualche giorno, il tempo di mettere a punto una scelta davvero difficile …

Intanto qui sotto due mattatori della manifestazione :

Rolando Grassi e il figlio Giacomo, da Greve in Chianti premiati per il 3 olive “L’Olinto”, monocultivar di Frantoio – bio

Gigi Benza da Imola con il suo monocultivar di taggiasca “Dulcedo”, premiato con le 3 olive


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