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Virginia speaking

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Nel frattempo i calici da vino erano stati riempiti di giallo e poi avevano brillato di cremisi; erano stati svuotati; erano stati riempiti. E così per gradi, veniva accesa – a metà lungo la spina dorsale, in un punto che è la sede dell’anima – non quella piccola e violenta luce elettrica che chiamiamo conversazione brillante quando la vediamo comparire e scomparire all’improvviso sulle nostre labbra, ma quel bagliore più profondo, impercettibile e sotterraneo, quella fiamma dal colore giallo intenso che è lo scambio razionale: senza nessun bisogno di affrettarsi. Nessun bisogno di mandare scintille. Nessun bisogno di essere altri che se stessi.

Una stanza tutta per sè – Virgina Woolf

7 commenti

  1. 26 novembre 2009    

    la vecchia e forse perduta arte della conversazione.

  2. 26 novembre 2009    

    Meravigliosa.

    wenny

  3. 26 novembre 2009    

    Come hai ragione, Artemisia…

    Dear Wenny, I fully agree…

  4. 28 novembre 2009    

    molto bella questa citazione… mi manca leggere virginia woolf, mi sembra di non aver abbastanza tempo (mentale)
    grazie..

  5. 28 novembre 2009    

    Cara Sabina, è così, effettivamente le belle letture abbisognano di tempo e spazio per essere accolte dentro di noi…quando arriverà il momento giusto accadrà ;-) Un abbraccio

  6. 8 dicembre 2009    

    Grande Virginia…

  7. 10 dicembre 2009    

    Immensa, sì !

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