Nel frattempo i calici da vino erano stati riempiti di giallo e poi avevano brillato di cremisi; erano stati svuotati; erano stati riempiti. E così per gradi, veniva accesa – a metà lungo la spina dorsale, in un punto che è la sede dell’anima – non quella piccola e violenta luce elettrica che chiamiamo conversazione brillante quando la vediamo comparire e scomparire all’improvviso sulle nostre labbra, ma quel bagliore più profondo, impercettibile e sotterraneo, quella fiamma dal colore giallo intenso che è lo scambio razionale: senza nessun bisogno di affrettarsi. Nessun bisogno di mandare scintille. Nessun bisogno di essere altri che se stessi.
Una stanza tutta per sè – Virgina Woolf
la vecchia e forse perduta arte della conversazione.
Meravigliosa.
wenny
Come hai ragione, Artemisia…
Dear Wenny, I fully agree…
molto bella questa citazione… mi manca leggere virginia woolf, mi sembra di non aver abbastanza tempo (mentale)
grazie..
Cara Sabina, è così, effettivamente le belle letture abbisognano di tempo e spazio per essere accolte dentro di noi…quando arriverà il momento giusto accadrà Un abbraccio
Grande Virginia…
Immensa, sì !