Volevo un connubio fresco e invitante per le cozze e ho pensato al melone, primo perchè ce l’avevo in frigo, secondo perchè era un po’ che volevo provare il tocco dolce della frutta in contrasto con le note sapide delle cozze.
La ricetta tipica genovese del pesto avvantaggè (“avvantaggiato” dalla presenza di fagiolini e patate lessate con la pasta), l’avevo già proposta qui. Quando si parla poi di pesto io spesso baro aprendo un barattolino di pesto della ditta famigliare La Gallinara, della riviera di ponente (troppo comodo & troppo buono) e poi lo avvantaggio nel modo classico. E’ una scorciatoia assai efficace e gustosa.
Dunque le dosi, approssimative, come al solito, per 3 persone :
- 300 g. di pasta (chè noi siamo ignoranti quando ci mettiamo con le zampette sotto al tavolino!!!)
- 1 Kg di cozze pulite e private del bisso
- qualche cucchiaio di evo
- una manciata di fagiolini
- una patata sbucciata e tagliata a dadini piccoli
- 3 fettine di melone tagliate a bruonoise
- qualche cucchiaiata di pesto (qui dipende dal gusto personale)
-qualche goccia di colatura di alici di Cetara
Faccio aprire le cozze in un soffritto di evo e 2 spicchi d’aglio che tolgo prontamente appena rosolato. Tiro su le cozze e metto da parte. Filtro il sughino e metto in una casseruola per ripassarci la pasta.
Lesso i mitici conchiglioni trafilati al bronzo del pastificio artigianale Faraci (Sicilia) in abbondante acqua scarsamente salata insieme a fagiolini freschi e dadini piccoli di patate. Metto in una zuppiera qualche cucchiaiata di pesto, prelevo dall’acqua della pasta un paio di cucchiai di amido (quella schiumetta bianca a a pelo d’acqua) e li amalgamo con il pesto.
Con la ramina porto su e scolo i conchiglioni lasciandoli molto al dente (6 min.) e li porto a cottura nel sughetto delle cozze. Dopo un paio di minuti scolo anche patate e fagiolini e li aggiungo al pesto.
Scolo nuovamente i conchiglioni e li amalgamo al pesto avvantaggè. Li sistemo poi nel piatto con le cozze e i dadini di melone. Un filo d’olio extravergine leggero. Qualche goccia di colatura di alici di Cetara per esaltare il lato sapido del piatto.
Cosa rimane da fare ? Aprire una bottiglia, of course! Mi viene voglia di un vino fresco, di pronta beva, non troppo vigoroso. Pochi muscoli e tanto gusto, insomma. Scelgo il Muller Thurgau di Abbazia di Novacella. Un vino altoatesino profumato e aromatico che potrà accompagnare le note delicate di questo piatto, ma anche il sentore erbaceo del pesto così come quello sapido delle cozze. La sua freschezza dovuta alla buona acidità, saprà sgrassare la bocca a ogni boccone regalandoci sentori puliti e netti.
BUON FERRAGOSTO !
Non sapevo si chiamasse cosi’..e che novità abbinare le cozze al melone, sono certa che ci stanno benissimo. La cucina è sperimentare!
Brava
buon ferragosto
sciopina
cerco giusto un modo per usare la colatura che mi attende in frigorifero…!
Grandiosi abbinamenti di sapore! Le cozze e il melone devono abbinarsi a meraviglia. Grazie per questa ricetta sfiziosa e molto originale
Un bacione
fra
Ciao!
Invitante e fresco connubio questo!
Da provare il melone con le cozze…missà che è proprio buono
e l’aggiunta al pasto del vino Muller Thurgau di Abbazia di Novacella è azzecata!
Buone vacanze
Ma che pasta stupenda! Presentazione e descrizione sono invogliantissime, mi manca la colatura di alici ma prossimamente la provero`lo stesso
Ciao Sciopi !!! Sì, sperimentare è la cosa che mi piace di più in assoluto. Un bacione e a presto
@Genny: è sempre gustosa la colatura, un piccolo elisir che custodisco gelosamente… have a nice day !
Cara, carissima Fra, grazie per i complimenti, quanto mai graditi !
Benvenuta Carla ! Felice che il piatto ti sia piaciuto. Io vengo a sbirciare da te : ricette, letture, momenti, stati d’animo e emozioni… interessante il tuo blog !
Kja (mia mentore), che bello vederti riaffacciare qui ! Allora quando la provi fammi sapere che ne pensi. Ci conto. Un bacione fragoroso
oltre al gusto, l’effetto estetico di queste conchiglie è strabiliante! complimenti
Grazie Salsina, troppo buona Un abbraccio
ho scoperto proprio adesso il tuo blog e non potevo non lasciare un commento su questa tua ricetta! che fiore gustoso!
Welcome Sabina ! Grazie Ho visto il tuo di blog e, come ti ho lasciato scritto, mi sembra proprio pieno di ispirazione. Let’s keep in touch !
Che meraviglia e che invidia, sopratutto per la colatura e per il thurgau!
semplicemente meravigliosi. belli e indubbiamente saporosissimi.
un abbraccione,
wenny
Grazie Wenny-cara-ma-così-cara, felice ti sia piaciuta la ricettina ! A presto presto