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Tagliatelle di Campofilone con porcini, gamberoni e tartufo estivo


nido

Di quel magnifico tartufotto ricevuto in dono vi avevo già parlato qualche tempo fa. Per prima cosa ci preparai un’insalata “mare e boschi” (questa) e per seconda cosa ci feci questo primo vibrante di gusto.

Le dosi approssimative – as usual – x 3 mangioni :
- 250 g. di tagliatelle di Campofilone
- ottimo extravergine di oliva
- una ventina di gamberi opp una decina di gamberoni
- 4 o 5 funghi porcini
- 1 tartufo estivo, ma anche metà o un pezzetto basta !!!
- 1 spicchio d’aglio
- 1 peperoncino piccante
N.B. per chi non avesse a disposizione un tartufino estivo fresco, lo trovate in barattolo già a lamelle, oppure ridotto in crema grossolana, tutte e due ottime soluzioni proposte dell’azienda Sapori di Bosco che trasforma con sapienza i prodotti dei boschi molisani. Se invece volete proprio il top del nero, potete approvigionarvi della purea di tartufo nero pregiato al 98% proposto da Tartuflanghe (il nome dice tutto…). Si tratta di tartufo nero pregiato, raccolto d’inverno nella vocata terra di Langa, molto più intenso e persistente di quello estivo. Tutte ciò e anche molto di più, da noi, a GustoShop.eu !

profilo

Prendiamo il tartufo fresco e lo spazzoliamo energicamente per rimuovere eventuali residui di terra.

I funghi li puliamo invece con uno straccio umido usando estrema delicatezza e se in alcuni punti non ci riesce di rimuovere la terra, spelliamo solo quel pezzetto. Poi li tagliamo grossolanamente, gambi e cappelle.

Sgusciamo i gamberi o i gamberoni e li priviamo del budellino con un’ incisione sul dorso. Una metà li lasciamo interi e l’altra metà li tagliamo a pezzetti piccoli a fare uno specie di ragù che darà sostegno e sapore al condimento per la pasta. Le teste le mettiamo in acqua fredda e poi sul fuoco fino a tirar fuori un brodino che sarà utile per mantecare la pasta.

Mettiamo lo spicchio d’aglio e il peperoncino in padella con l’extravergine e li lasciamo soffriggere dolcemente, poi li togliamo dall’olio e aggiungiamo i funghi porcini a pezzettoni. Li lasciamo rosolare qualche minuto, poi mettiamo il coperchio e facciamo cuocere a fuoco moderato evitando accuratamente di fargli perdere troppa acqua.

tagliatelle-campofiloneMa veniamo alle tagliatelle. No, questa volta non le ho fatte io, ma ho sfoderato dalla dispensa la pasta di Campofilone de “L’Antica Pasta”, di cui vi ho già parlato qui. La mia ancora di salvezza quando non ho tempo per impastare, ma voglio comunque un ottimo risultato.

Caliamo le tagliatelle nell’acqua salata in ebollizione e le scoliamo quanto cominciano a venire su a galla, al dente. Le ripassiamo in padella con i funghi a fuoco moderato aggiungendo il brodino di teste di gambero e anche i gamberi (a ragù e interi), nello stesso tempo. Mantechiamo la pasta fino a creare una salsina morbida e cremosa. L’importante è non fare cuocere troppo i gamberi che a mio avviso dovrebbero rimanere morbidi, senza arricciarsi e colorarsi di arancio. Io addirittura li amo mezzi crudi, ma quello è al gusto personale di ciascuno.
Se doveste usare la crema di tartufo questo è il momento di amalgamarla alla pasta, in padella, fuori dal fuoco, prima di impiattare. Se invece usate il carpaccio di tartufo già pronto, lo sgocciolate dalla salamoia e lo disponete sulla pasta già impiattata, prima di servire. Per il fresco, invece, rigorosamente all’ultimo secondo.

Siamo pronti, un giro di extravergine a crudo e possiamo portare in tavola e spolverare di lamelle di tartufo fresco con l’apposito attrezzetto, proprio sotto al naso dei nostri commensali, che godranno con gioia di questo spettacolo.

E si parte così per una passaggiata sul filo dell’orizzonte fra terra e mare, ai confini col cielo !

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Che ci beviamo su ? Un Poggio della Costa 2006 di Sergio Mottura. Mai provato ? E’ un grechetto in purezza prodotto con uve da agricoltura biologica, affinato in botti di acciaio, senza passaggio in legno.  Colore cristallino, archetti fitti e lacrime lente a confermare una consistenza notevole. Al naso persistente, emerge subito il gelsomino, poi piccoli fiori bianchi e note agrumate, fine ed elegante. Persistente anche in bocca, secco, di buon corpo, la sequenza gustativa ricalca in pieno quella olfattiva e la qualità è chiaramente percepibile. Un gran bel vino. Esuberante ma elegante al tempo stesso. Un altro gioiello di Sergio Mottura che nell’alto Lazio, ai confini con l’Umbria, con dedizione e acume punta sul biologico da tempi non sospetti… diciamo almeno un ventennio ! E i risultati sono clamorosamente positivi. Ma ne parleremo ancora…

stay tuned !

p-costa-mottura

13 commenti

  1. 11 ottobre 2009    

    wuaho!!!a me pesce e tartufo mi sta proprio piacendo,dopo la tua insalatina queste tagliatelle sono fantastiche!!quando mia madre andrà a porcini le proverò,anche senza tartufo!!buon inizio di settimana

  2. 12 ottobre 2009    

    proprio ieri mio papà mi ha portato qualche bel porcino,quasi quasi….. ma tu hai una fornitura di pasta di campofilone?? :D fortunataaa!!

  3. 12 ottobre 2009    

    meravigliosa ricetta, come sempre del resto! terra mare arricchita da un profumato tartufo, già mi lecco i baffi!!!Per i gamberi hai ragionissima, troppo cotti diventano praticamente gomma!!buon lunedì!

  4. 12 ottobre 2009    

    Ciao Moleskine ! La mamma a fare porcini mi piace troppo… Bene e allora buona pappata !

    Cara Sabina, qui a pasta di Campofilone non si trema, giustamente, del resto i prodotti di GustoShop.eu ce li capiamo a nostro gusto e poi approvvigioniamo la dispensa adeguatamente, se no che gusto c’è ???

    Ciao Nick, grazie per l’apprezzamento, troppo buona! Ti auguro una bella settimana, divertiti in cucina ! Baci

  5. 12 ottobre 2009    

    Beh! Marilì, ho cenato da poco ma giuro che mi siederei nuovamente se in tavola ci fosse questo piatto :)
    E’ uno splendore: complimenti, davvero :)))
    baci,

    wenny

  6. 13 ottobre 2009    

    Wenny bella, grazieeeeeeeeeeee, too kind of you… :-)) Have a nice day !

  7. 13 ottobre 2009    

    Anche la tua ricetta non è niente male eh! ma proprio niente niente male !!!!! :-)

  8. 13 ottobre 2009    

    Anch’io voglio questo lusso terra-mare! Magico abbinamento. E devo pure ancora mangiare. Buona giornata!

  9. 13 ottobre 2009    

    Thanks radicchio, anzi… merci bocu ! :-)

    Due francofone in un colpo solo ? Oh yes ! Grazie cara Dada, spero a quest’ora avrai mangiato, nel dubbio…Bon Appetit :-)

  10. 13 ottobre 2009    

    questo piatto è un piacere della vita! se no che ci stiamo a fare su ‘sto pianeta terra? inquiniamo degradiamo distruggiamo c’involviamo ma quanto a godimento papillare non siamo scemi:-)))

  11. 13 ottobre 2009    

    La pasta di campofilone è una roba da matti, sembrano appena fatte quando le mangi. che ricche, poi la tua ricettina col tartufo e i gamberi..mammamia che fameeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ci siamo scambiate l’acquolina a vicenda:DDD

  12. 15 ottobre 2009    

    Verissimo Papavero, sul godimento papillare non ci frega nessuno, è sul resto che invece siamo troppo scarsi… Bacioni :-)

    Ciao Sciopi, sì anch’io adoro la pasta di Campofilone, sono proprio bravi ! Un abbraccio

  13. Nat's Gravatar Nat
    1 febbraio 2010    

    Gran belle foto e bei prodotti! Mi viene l’acquolina!
    Se puo’ interessarvi, vi segnalo un sito http://www.articoitaly.com in cui poter trovare glia acquari per mantenimento crostacei di ogni tipom astici e aragoste, ideali per chi vuole mangiare sano!

    Saluti da Nat!

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