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Linguine con crema di aglio rosso di Proceno, canocchie e ferlenghi

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x 2 :
10 Canocchie
2 funghi  ferlenghi (non coltivati) di medie dimensioni
15 pomodorini
qualche cucchiaio di olio extravergine
1cucchiaino da caffè di crema di aglio rosso di Proceno

Tanto per cominciare prepariamo un soffritto con la crema di aglio rosso e l’extravergine, lasciando andare pian piano e poi aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà. Lasciamo cuocere circa 10-15. min.
L’aglio rosso di Proceno viene coltivato sulle colline dell’omonimo comune del Viterbese ed è una varietà antichissima che spicca per le sue pregevoli proprietà organolettiche e terapeutiche. E’ stato inserito fra le biodiversità in estinzione in quanto soggetto a erosione genetica e questa crema ne raccoglie le qualità migliori, imprimendo lo sprint giusto anche a piatti delicati come quelli di pesce. Estremamente versatile, una volta che ce l’avrete aperta in frigo vi verranno in mente i contesti più strani per provarla e non rimarrete delusi. Costa poco e dura un bel po’, rabboccandola di extravergine dopo l’uso.

Mettiamo 4 cannocchie a cuocere a vapore per cinque minuti. A fine cottura le apriamo lateralmente, poi recidiamo anche la coda (facendo attenzione a non tagliare la polpa!) e pian piano le liberiamo del carapace, lasciando la testa attaccata. Le altre canocchiette invece le tagliamo prima a metà e poi anche lateralmente, da crude, e poi le buttiamo nel sughetto quasi cotto in modo che i succhi si mescolino al pomodoro. Così recise sarà anche più facile per i nostri commensali estrarne la polpa.

Tagliamo i ferlenghi a striscioline e li saltiamo in padella 10 minuti con extravergine e sale.

Scoliamo al dente le linguine e le ripassiamo nel sugo, aggiungiamo i funghi trifolati e imòiattiamo sistemando comodamente nel piatto anche le canocchie cotte al vapore. Queste per la loro suprema delicatezza andrebbero gustate per prime. Poi possiamo tuffarci nel sapore più deciso del condimento.

Per guarnire metto un virgulto di pomodoro, dato che alcune delle mie piantine dell’orto pensile  continuano imperterrite a gettare in mezzo ai vasi deserti del mio balcone invernale, dove solo le aromatiche resistono. Un piccolo gridolino d’estate. Ci vuole, sì.

Bon Appetit

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