Davide è un ragazzo simpatico e socievole, gli piace parlare, condividere e raccontare. E non solo di cucina. Ha verve da vendere, una personalità spiccata e proprio non sa cosa vuol dire darsi le arie. Eppure alcune delle sue creazioni sfiorano la perfezione e ti rimangono impresse nella memoria. Uno per tutti : “il fassone dalla testa ai piedi”. Un piatto che Davide stesso definisce “itinerante”, in cui sfilano nel piatto rettangolare cinque preparazioni che celebrano il Fassone – la razza bovina tipica del basso Piemonte – in un tripudio di sapori e delicate dissolvenze. Si parte dalla polpa di fassone battuta al coltello per approdare alla finale insalatina tipedia di testina, lingua e fagioli bianchi, passando per la spalla marinata al sale con gelatina di verdure, il millefoglie di filetto con melanzana affumicata e i gambetti fritti dorati.
Parliamo di Davide Palluda, giovane Chef che ”All’Enoteca” a Canale (Cuneo) fa i fuochi di artificio in cucina mentre la sorella in sala, offre un servizio impeccabile.
Con lui va in tavola il Piemonte, in tutte le sue nuance, proposto in piatti equilibrati, in cui la ricerca e la creatività vengono esaltate da un uso sapiente della materia prima : un menù che conta diverse punte di assoluta eccellenza.
Ma evidentemente non gli bastava deliziare i suo ospiti con delle prelibatezze di rara bontà e bellezza. Ha voluto creare anche dei piatti pronti di grande qualità per chi vuole godersi una cucina di alto livello senza mettere il naso fuori di casa. Arriva dunque una buona scelta di secondi e sughi, che punta tutto su un’ottima materia prima, radicata nel territorio, e la maestria della preparazione. Noi abbiamo selezionato i piatti che ci hanno entusiasmato di più : l‘anatra all’arancia (semplicemente divina), il coniglio piemontese in extravergine d’oliva (finalmente un coniglio che sa di coniglio), la faraona in giardino (delicata con le verdurine croccanti) e il ragù di coniglio alle erbe fini (delicato).
Ora la palla passa a voi !
sono sempre molto critica di fronte ai piatti pronti industriali, ma qui mi sa proprio che stiamo su un altro universo!!! le preparazioni che avete scelto, anche a quest’ora di mattina, mi fanno venire tutto un subbuglio nello stomaco, un desiderio di mettermi seduta a tavola con il tovagliolo allacciato dietro il collo e l’aria beata stampata sulla faccia…
un abbraccio
Dimentichi la forchetta stretta nella mano sinistra, il coltello nella destra, entrambe col manico puntato sul tavolo in segno di incolmabile attesa…che forza che sei, Lafrenk !
E poi sai che ti dico ? che qualche volta mettersi a tavola belli riposati e godersi una cenetta “ready to serve” coi fiocchi, non è mica male, anche per noi irrefrenabili, inesauribili, instancabili maniache del cooking