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Baccalà semplice


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Non è alla livornese nè alla fiorentina (qui ci sono le patate, eh), non è alla messinese (qui non ci sono olive nè capperi, nè pinoli nè uva passa) nè all’uso di Rovigo o alla vicentina (chè qui non ci sono nè acciughe, nè latte, nè parmigiano), insomma è un baccalà semplice con pomodoro e patate, di quelli che ci pucci il pane in eterno. Diciamo che è quello che è girato sempre nelle nostre case di origine, e quindi poi anche nella nostra : niente studi, nè scoperte, una ricetta di sempre, uno di quei piatti che prepari sovrapensiero tutto il tempo. E poi a Marta piace un sacco e già questo è un buon motivo per proporlo di tanto in tanto molto volentieri.

Dosi ? Noooo… Figuriamoci se questa può essere una ricetta con le dosi !!!

Il baccalà va messo in acqua fredda (cambiandola spesso) almeno 24 ore prima, fino anche a 72 ore. oppure si compra ammollato, come capita anche a me qualche volta. Quando è morbido e non troppo salato (si assaggia un pezzetto crudo…) si rifila bene e si taglia a pezzettoni.

Un soffrittino con evo e cipolla affettata sottilmente. Lasciare andare qualche minuto, poi calare le patate e il baccalà, la salsa di pomodoro e si lascia andare a fuoco basso fino a cottura. Io più che mescolare o girare preferisco scuotere energicamente il tegame per evitare di spezzettare il baccalà. Il sale lo controllo all’ultimo. E poi servo, con sugo a profusione a scopo di pucciamento selvaggio !

7 commenti

  1. Roberto's Gravatar Roberto
    21 aprile 2010    

    Ci starebbe bene la “ricetta” delle bruschettine semplici, senza olio, ne sale, ne aglio.

    Pane leggermente tostato e via nel sugo…

    hummmm!

  2. 22 aprile 2010    

    Sì Roberto, semplici semplici ma così buone !

  3. 28 aprile 2010    

    cara marilì il baccalà è parola di lessico familiare, anche per me è quello del sapore di casa, noi a seconda dell’estro scegliamo la versione con la cipolla, (più il sedano), il pomodoro e le patate come fai tu oppure il baccalà a sugo di pesce, con l’aglio e il prezzemolo e ugualmente patate e pomodoro,
    vieppiù (mi vien di dire) inesauribili le versioni in cui questo bendidio si fa apprezzare, ultimamente lo sto facendo in bianco (devo postarne un paio di versioni) con il porro, con il lardo di colonnata con le erbe aromatiche e persino col cumino e lo zenzero in polvere, ogni volta è strepitoso! mi sono dilungata ma è stato per entusiasmo!

  4. 29 aprile 2010    

    Caro Papavero, io ieri guardavo la vetrina di un negozio d’arte a Lione e lo sguardo si è fermato su due quadri con lo stesso soggetto : papaveri, dolci, bellissimi; fragili eppure resistenti, intensi; E il pensiero è volato a te, of course; Intanto tu nello stesso tempo scrivevi a me…Lo vorrei proprio assaggiare questo baccalà in bianco con il lardo di Colonnata e spezie…praticamente irresistibile ! A presto cara Papavero !!!

  5. 30 aprile 2010    

    marilì il tuo pensarmi nei papaveri e il tuo dire “fragili eppure resistenti ed intensi” lo sento della qualità della vicinanza e del partecipe, è un sapore molto buono per me e mi arriva molto caro!

  6. 7 maggio 2010    

    Le nostre cucine di casa si costruiscono sui piaceri e sui desideri dei nostri cari. Penso spesso a quanto sarebbe noiosa la mia cucina senza gli entusiasmi di Roberto, il mio compagno. Il cucinare trova senso, giorno dopo giorno, anche nella dedica che ne facciamo a chi amiamo e nel ritorno di gioia e godimento che questi ci dimostrano. Io, di fronte al sorriso di Robi che s’allarga, gli occhi che gli s’addolciscono, la concentrazione sul piattto, i suoi complimenti, so perché amo cucinare.
    un abbraccio mia cara Marilì
    F

  7. 8 maggio 2010    

    Carissima Frenk ! Ecco qua che arrivi felicemente anche tu a regalare immagini e parole belle, che condivido pienamente. Cucinare e mangiare insieme è un’esperienza amorosa. Ti abbraccio caramente

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