I nostri amici P.& P. ci hanno fatto un regalo prezioso : le loro alici sotto sale fatte a casa.
Di fronte a certe preparazioni che affondano le radici nella nostra storia centenaria, io provo una certa dose di deferenza : la mia coscienza si inchina a tanta sapienza e perizia che, distillata dal tempo, arriva fino a noi.
Il sacchetto ha giaciuto nel mio frigo per qualche minuto solo il tempo di potermi organizzare e cominciare la pulizia dei pescetti argentati per poterli poi riporre sott’olio e averli disponibili ogni giorno, affacciandomi al frigo.
La versione tradizionale, aglio e prezzemolo, è immensamente apprezzata a casa mia ed è stata eseguita “senza por tempo in mezzo” con una certa soddisfazione. Movimenti conosciuti, eseguiti nel solco di una dolce consuetudine, consapevole degli ottimi risultati.
Ma un’altra porzione di alici (decisamente minoritaria, non si sa mai…) è stata messa da parte per provare qualcosa di nuovo. Cosa può accompagnare e anche un po’ contrastare, perchè no, il carattere così particolare, appuntito direi, dell’alice sotto sale ? E così è uscito fuori il connubio esplosivo coriandolo e lime. Il lime addolcisce le note salate e aromatizza l’olio extravergine (Primo Bio dei fratelli Cutrera, DOP Monti Iblei, 3 olive Slowfood 2007, un must per gli appassionati di oli siciliani). Il coriandolo dà freschezza.
Ora quando apro il frigo per i miei pranzi improvvisati, i due barattolini ammiccano dal piano alto, sembra facciano a gara per essere notati e scelti, come se uno volesse prevalere sull’altro. E io, notoriamente di animo sensibile, per non ferire l’amor poprio di uno dei due, porto a tavola entrambi…
Le alici (salate) in olio-coriandolo-lime hanno tutta l’aria di voler diventare un must anche a casa mia! non vedo l’ora di provarle!
ciao mia cara Marilì, arrivo di corsa qui da te per tranquillizzarti!!! oggi mi sono riaffacciata sul mio blog dopo molte settimane e ho trovato il tuo ultimo messaggio. Va tutto bene. Solo molto molto molto presa da pensieri lavorativi
ma sono in salute e niente di grave è nell’aria. sono giorni che ti pensavo. adesso con calma mi leggerò tutti i tuoi post di questi ultimi tempi!
che bello ritrovarti
ti abbraccio forte
mi piacerebbe saperle fare… uff… io le compro sempre già fatte!!! le adoro…
la tua nuova versione è stuzzicante!
è molto bello il tuo blog per questo, trovi la tradizione, la storia della cucina radicata nei tuoi piatti, ma anche dei guizzi originali, gustosi… complimenti!
Buonissime, io le adoro, soprattutto in estate come piatto freddo. Bellissima la sistemazione delle alici a “gratella”!
P.S. questa settimana il blog che condivido con la mia compare è in manutenzione, ma ti aspetto alla riapertura!
Ammiro chi si dà a questi processi di conservazione. Il connubio che hai sperimentato deve essere incredibilmente profumato, bravissima, ottima idea
Un bacione
fra
Hallo Elisabetta ! Bentornata cara. Provale provale, e poi fammi sapere se ti piacciono ! Tchuss !
Ciao Frenk, che felicità sentirti, sapere che stai bene e che è tutto ok. Mi sei mancata. Un bacione immenso di welcome back.
Sabina grazie infinite, sono proprio belle le cose che mi dici !
Ehm ehm, ma … la ricetta di quei cioccolatini libidinosi ??? Ci hai lasciato nella suspense, malandrina !
Ciao Franz : Siiii ! Certo che ci sarò ! In the meantime salutami anche la compare
Fra cara, grazie. Io mi sono presa una fettina della tua torta all’uva fragola, per merenda, ti sarà dispiaicuto ? Spero di no !!! Bacioni
che belle foto, queste alici sembrano intrecci di nastri.
Cara Marilì,
qui bisogna davvero che mi inviti per pranzo! Immagino già le mille ricette in cui questi pescetti si danno da fare, anche se a dirla tutta io me li farei anche su una bella fettona di pane cotto a legna, con il loro olietto, così, senza fare una grinza
baci,
wenny
p.s.: perdonami, ti “uso” come bacheca per salutare la frenk!
Si, Francesca, le intendevo proprio così, nastri argentati in un intreccio di sapori inestricabile !
Ciao bella Wenny, il pranzetto s’ha da fare, il food rave, pure meglio. Io sono ancora mezza mezza per qualche problemino di salute (quest’anno ho fatto i botti, come si dice…) ma appena mi rimetto per bene ci si organizza. E La Frenk deve essere dei nostri !!!
Un bacione immenso. “Usami” quando vuoi, siamo qui anche per questo, no? Piccole bacheche volanti cariche di mille foglietti colorati e di profumi invitanti.
questo intreccio di alici è proprio appetitoso…ma il coriandolo intendi i semi o l’erbetta? (perchè quest’ultima non la mangio…)
In ogni modo, plaudo all’olio, quale attento consumatore di oli siciliani!
PS. per il ristorante fai pure con comodo anche se sono davvero curioso di leggere la tua recensione!
Ciao Michelangelo ! grazie… sì, del coriandolo intendevo le foglie…non ti piace il sapore ? Vai col prezzemolo e secondo me non sfigura per niente
Sono contenta che ti piaccia il Primo Bio. Anzi sarei lieta anche di ricevere eventuali segnalazioni che allarghino i miei orizzonti; leggo con molto interesse le recensioni di vino sul tuo blog ! A presto (anche con la mia recensione ristoranti !). Ciao
Fino a qualche anno fa anche mia madre preparava le alici sotto sale, ma poi non so bene perchè ha smesso.
Bellissimo il tuo intreccio aromatico e simpatica la storia dei due vasetti dall’animo sensibile :))
@Lenny : che peccato ! Danno un bel da fare però anche una gran soddisfazione ! “Intreccio aromatico” mi piace questa definizione, grazie cara !
Можно и по этому вопросу, ведь только в споре рождается истина.
Da…istina, maghiciescoie slova…